Coronavirus: Identificazione dei lavoratori cosiddetti “fragili”

Dati epidemiologici mostrano che, il decorso dell’infezione da SARS COV 2, è influenzato negativamente in termini di severità ed esito della patologia, da alcuni fattori individuali.
Oltre all’appartenenza a una fascia di età elevata, maggiore dei 60 anni, tali fattori sono:

– uno stato di immunodepressione;
– tumori maligni attivi;
– malattie cronico degenerative non adeguatamente compensate dalla terapia e associate tra di loro.

Ad esempio:
1) Malattie croniche a carico dell’apparato respiratorio (incluse asma grave, BPCO, fibrosi cistica, displasia bronco-polmonare);
2) Alcune malattie dell’apparato cardio-circolatorio, comprese grave cardiopatia ipertensiva e cardiopatia congenita e/o acquisite;
3) Diabete mellito insulino-dipendente e altre malattie metaboliche;
4) Stati di immunodepressione congenita o acquisita;
5) Insufficienza renale e/o surrenale cronica;
6) Malattia degli organi emopoietici e/o emoglobinopatie;
7) Tumori in fase di non remissione clinica;
8) Epatopatie croniche attive;
9) Patologie per cui sono programmati importanti interventi chirurgici;
10) Soggetti riconosciuti portatori di handicap di cui all’Art. 3 comma 1 e Art. 3 comma 3 del T.U. 104/92. Tali pazienti vengono correntemente identificati come “Fragili”.

Il Dirigente Scolastico, dà massima diffusione a tutti i lavoratori della necessità di informarlo di tale condizione di “fragilità”, rispetto all’infezione da SARS COV2, omettendo i dati clinici e anamnestici che la determinino.

I lavoratori docenti, che dovessero ritenersi in una condizione di “fragilità” che li espone a un maggior rischio in caso di infezione da SARS COV 2, dovranno rivolgersi al medico di famiglia (MMG) che potrà rilasciare   1. un certificato di malattia equiparata al ricovero ospedaliero, qualora ravvisi una condizione patologica che sconsigli anche il semplice allontanamento da casa della persona. 2. un apposito ATTESTATO DI FRAGILITA’, omettendo i dati clinici.
I lavoratori non docenti, che dovessero ritenersi in una condizione di “fragilità” che li espone a un maggior rischio in caso di infezione da SARS COV 2, dovranno rivolgersi al medico di famiglia (MMG) che potrà rilasciare: 1. un certificato di malattia equiparata al ricovero ospedaliero, qualora ravvisi una condizione patologica che sconsigli anche il semplice allontanamento da casa della persona. 2. un apposito ATTESTATO DI FRAGILITA’, omettendo i dati clinici.

I casi di cui al punto 2 saranno valutati nel modo seguente: 1. le richieste dei lavoratori saranno vagliate dal Medico Competente e dovranno essere necessariamente accompagnate da documentazione sanitaria idonea, rilasciata dal MMG.

In caso di riconoscimento della condizione di “fragilità”, quando il lavoro non possa essere svolto con altra modalità, si assumeranno le misure preventive in modo da evitare qualsiasi contatto stretto con altre persone (misure tecniche, misure organizzative, misure di protezione individuale). La documentazione di cui ai punti 1 e 2 andrà prodotta entro venerdì 5 giugno. La mancata produzione della stessa esonera la scuola da qualsiasi responsabilità.

Il lavoratore si impegna, altresì, in caso di mutamento del proprio quadro sanitario che possa configurare una condizione di fragilità, a provvedere a contattare il MMG (Medico di Medicina Generale), al fine di provvedere come indicato ai precedenti punti 1 e 2 della presente circolare.

Un aspetto non individuale che sarà tenuto in considerazione nell’iter decisionale, sarà l’andamento dell’epidemia nell’ambito territoriale di appartenenza.

 

F.to Il D.S. dott.ssa Rossella TENORE